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41 – Ibico di Reggio – Lingue Vive
Il greco, rispetto al latino, ha una carta in più per permetterci di riconoscere i casi, ovvero gli articoli. Imparare bene gli articoli determinativi significa poter riconoscere facilmente i casi e poter tradurre senza perdere troppo tempo dietro al dizionario..
Ecco quindi la declinazione dell’articolo determinativo maschile, femminile e neutro greco.
Numero | Caso | Genere | ||
Maschile | Femminile | Neutro | ||
Singolare | Nominativo | ὁ | ἡ | τό |
Genitivo | τοῦ | τῆς | τοῦ | |
Dativo | τῷ | τῇ | τῷ | |
Accusativo | τόν | τήν | τό | |
Plurale | Nominativo | οἱ | αἱ | τά |
Genitivo | τῶν | τῶν | τῶν | |
Dativo | τοῖς | ταῖς | τοῖς | |
Accusativo | τούς | τάς | τά | |
Duale | Nom.-Acc. | τώ | τώ (τά) | τώ |
Gen.-Dat. | τοῖν | τοῖν (ταῖν) | τοῖν |
Come potete ci sono solo quattro casi Nominativo, Genitivo, Dativo e Accusativo. Questo perché il vocativo non è un vero e proprio caso ma prevede solo l’aggiunta di un ὦ (es. Oh, studenti!). Abbiamo poi tre numeri: singolare, plurale e duale. Il duale è una cosa tipica greca che si usa solo nei dialoghi per indicare qualcosa che riguarda due persone. Il duale è molto raro, generalmente si usa il plurale, e ha solo due desinenze: una per il nominativo e accusativo (detti casi diretti) e due per genitivo e dativo (detti casi obliqui). Ci sono poi tre generi: maschile, femminile e, per gli oggetti inanimati, animali e altre cose simili, il neutro. Queste parti del discorso presentate in grammatica con più generi sono detti a 2/3 uscite in base ai generi che presentano seguendo i casi: prima il nominativo singolare dei tre generi, poi il genitivo e così via (es. O, e, to; tu, tes, tu; ecc.).