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41 – Ibico di Reggio – Lingue Vive
Il Greco (e il latino!) è una lingua con metrica quantitativa, vuol dire che si basava sulla lunghezza delle vocali. È una cosa che noi non possiamo capire molto bene perché l’Italiano lingua con metrica accentuativa. Non percepiremmo probabilmente la differenza così come al nord non percepiscono la differenza tra Pésca (il frutto) e Pèsca (attività legata al prendere animali acquatici).
Ecco un esempio pratico nella poesia dove la metrica conta tantissimo
Arma virumque cano, Troiae qui primus ab oris
in una lettura normale, rispettosa degli accenti tonici delle singole parole, sarebbe sentito come
♫ Árma virúmque cáno, Tróiae quí prímus ab óris
mentre la lettura metrica, rispettosa della durata delle singole sillabe, darebbe questo risultato:
♫ Árma virúmque canó, Troiaé quí prímus ab óris
Gli accenti in greco sono di tre tipi:
Acuto: ά – Indica innalzamento tono della voce
Circonflesso: ᾶ – indica innalzamento e poi abbassamento tono della voce e può stare solo su vocali lunghe o dittonghi
Grave: ὰ – indica abbassamento tono della voce
Per mettere l’accento si seguono le leggi dell’accentazione
In greco antico abbiamo anche lo Spirito: presente sulla prima sillaba per parole inizianti con vocale, dittongo o consonante ρ. Sono di due tipi:
- Spirito dolce (᾿): indica assenza di aspirazione
- Spirito aspro (῾): indica che parola va pronunciata aspirando lettera iniziare (es. ἥρως si legge Heros). La vocale υ e la consonante ρ, quando in principio di parola, hanno sempre lo spirito aspro.
Le parole, in base all’accento si chiamano:
- Ossitona: ha l’accento acuto sull’ultima sillaba;
- Parossitona: ha l’accento acuto sulla penultima sillaba;
- Proparossitona: ha l’accento acuto sulla terzultima sillaba;
- Perispomena: ha l’accento circonflesso sull’ultima sillaba;
- Properispomena: ha l’accento circonflesso sulla penultima sillaba.
Di seguito riportiamo le leggi dell’accentazione:
- Legge del trisillabismo: l’accento acuto in greco non può risalire oltre la terzultima sillaba;
l’accento circonflesso non può risalire oltre alla penultima; - Legge del trocheo finale o legge σωτηρα: la parola che finisce con un trocheo, ovvero con una sillaba lunga e una sillaba breve (ˉ˘), sarà sempre properispomena (accento circonflesso sull’ultima sillaba):
- Legge del dattilo finale o di Wheeler: se una parola originariamente ossitona (accento acuto sull’ultima sillaba) finisce con un dattilo diventa proparossitona (accento sulla terzultima sillaba);
- Legge di Vendryes o legge εγωγε: una parola originariamente properispomena (accento circonflesso sulla penultima) se presenta la terzultima sillaba breve diventa proparossitona (accento acuto sulla terzultima sillaba).